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domenica 21 marzo 2010

pochi ma buoni





Come promesso mi rifaccio sentire per raccontare del vivere podistico quotidiano,giornata splendida di quelle che resta impressa nella mente di tutti coloro che godono di questo sport,faticoso e piacevole allo stesso tempo,fin dalla mattina in compagnia di un sole tiepido quanto basta per stare in maglietta e pantaloncini e temperatura decisamente primaverile.








A godere di questa giornata in pochi, il resto della banda bassotti si erano dati appuntamento in altri luoghi, noi siamo partiti come ormai avviene da qualche settimana da località ginepri,in programma c'era un lungo,il mio di 16 km che mi ha dato maggiore convinzione nella mia lenta ma costante ripresa.








Correre in questo luogo è estremamente piacevole, l'odore del mare e la brezza mattutina, (in più un percorso che più volte vi ho descritto molto piatto), favorisce il fare ritmi allegri.






Oggi sono molto contento perchè ho finito l'allenamento meglio di settimana scorsa, ed in più, fatto con ritmo più rapido tanto che la media al km è stata di 4,25 cosa che non facevo da ormai troppo tempo questo è segno che piano piano sto rientrando a far parte di chi corre e non di chi arranca.


Scavando nella mente ho ricordato che oggi in programma c'era la maratona di Roma della quale conservo un ricordo agrodolce,ed alla quale dovrò ripartecipare magari con la giusta convinzione e consapevolezza nei miei mezzi, visto che dalla stessa ne sono uscito con le ossa rotte per non dire frantumate, i ricordi sono quelli di una sofferenza non comune e che per questo ti viene voglia di non riprovarci più, ma tutto passa ed i cattivi pensieri fanno posto alla voglia d'esserci e misurarti con te stesso.

Oggi dovrebbe esserci anche mia cugina Francesca, ad assaporare il clima che si vive alla maratona, partecipando senza pettorale e facendo un terzo della gara come allenamento di gruppo.

Infatti sono in attesa di leggere il suo post che sicuramente sarà ricco di senzazioni che solo chi li vive in prima persona è in grado di raccontare, dando al lettore il gusto di immeggersi nel racconto quasi come parte attiva.

Ora l'unica cosa che devo recuperare, per poter migliorare ulteriolmente, è la continuità che stà tardando ad arrivare, non riesco a fare più di tre o quattro sedute settimanali, che per quanto non poche non sono sufficienti se vuoi raggiungere un discreto obbiettivo, ma non dispero anche questo arriverà col venire delle belle giornate che sono ormai alle porte.

Insieme al post di mia cugina aspetto con impazienza e curiosità quello di mio cognato Franco (Francorre) visto che il suo sapiente scrivere coincide col numero di allenamenti messi in carniere, speriamo ne faccia tanti...............



domenica 14 marzo 2010

Un esempio da seguire








Oggi giornata stupenda neanche tanto fredda, con i compagni d'allenamento si decide di andare a località Ginepri per un lungo lento, giusto per mettere un po di km, ma ancor di più per smaltire l'abbuffata di ieri al matrimonio di mio cugino.



Partenza alle ore 8,00, oggi non eravamo in tanti e forse per questo mi sono divertito,ovviamente non perchè mancavano gli altri ma perchè, di solito c'è sempre qualcuno che appena si parte innesca la battaglia,quindi i ritmi sono sempre elevati ed il piacere diventa sofferenza.



Io ho fatto 14km partendo in scioltezza e finendo in progressione, la cosa che non riesco a comprendere, è, come faccio a fare alcuni ALLENAMENTI senza sofferenza, anche se poi durante la settimana mi alleno pochissimo, ed invece quando mi alleno con continuità dono l'anima a DIO.


Finito l'allenamento ho telefonato a Vincenzo (mio figlio ) che oggi compie 19 anni, per fargli gli auguri e per fare quattro chiacchere, poi rientro a casa ed ho atteso la fine della maratona di Treviso alla quale ha partecipato il grande Filippo Lo Piccolo che ha migliorato il suo primato personale sulla maratona portandolo a h2,19,37 limando il suo pb di quasi un minuto ed arrivando 6° assoluto.



La cosa che mi impressiona di Filippo è la tenacia che ha nel perseguire gli obbiettivi,e la serietà e la scrupolosità con cui si allena, pur facendo molti sacrifici.


Sono molto contento di questo e gli auguro tantissime altre soddisfazioni ,davvero

meritate, un esempio da seguire.



lunedì 1 marzo 2010

Roma Ostia andata e ritorno





Sono appena rientrato dalla mia ultima fatica, e finalmente, dopo tanto tempo trovo la motivazione a scrivere sul blog. Siamo partiti Venerdì pomeriggio per quel di Roma, dico siamo perchè ad invadere casa di mio cognato Franco, (Francorre) non ero da solo, ma bensì in 6, Io, mio fratello Franco, e per non smentirsi , il mio amico Franco, e le rispettive consorti che almeno loro hanno nomi diversi .Dopo esserci sistemati, ho incontrato dopo quasi un mese che non lo vedevo, mio figlio Vincenzo, il quale, aveva appena finito di dare l'esame all'università, (un bel 30 e lode ) dopodiche cena serale, quattro chiacchere per mettersi daccordo per l'indomani, poi tutti a nanna.


Sabato appena svegli e dopo aver goduto di un buon caffè,siamo usciti a fare una sgambatina, ( per me era il primo allenamento della settimana e considerando la gara dell'indomani mi sentivo na chiavica ) al parco di fronte casa di mio cognato, rientrati, una bella doccia e tutti in giro per Roma. Nel pomeriggio ci siamo sentiti telefonicamente con la vulcanica cugina Francesca (ci voleva un Franco al femminile) Francescarun, e ci siamo dati l'appuntamento al palazzo dei congressi per il ritiro dei pettorali, dove tra un giro tra gli stand, e l'incontro con Morandi, il quale è stato di una simpatia unica, abbiamo ritirato i pettorali ed il pacco gara. Uscendo, ho avuto il piacere di incontrare e conoscere alcuni dei Bloogtrotter tutti simpaticissimi con i quali abbiamo fatto qualche foto che immortalava l'evento, dandoci l'appuntamento al mattino seguente tutti d'avanti alla scultura del Pomodoro.

Come è stato diverso per me l'approccio alla gara , vissuto con spirito goliardico e turistico e non tanto agonistico, sapevo di non essere in buone condizioni quindi come si suol dire me la sono presa comoda, pertanto mi sono veramente divertito.


Stessa cosa non si può dire per i miei compagni di viaggio i quali erano concentrati a misurarsi con il tempo e con se stessi intenti a poter migliorare il proprio personale.


Le condizioni atmosferiche però, come ormai avviene da diversi anni, non erano delle migliori, tanto che si ha avuto a che fare con ciò che è più fastidioso per un corridore, il VENTO, e che vento!!!, quindi sin dal mattino appena svegli ci si è resi conto che non era giornata.


Ricapitolando, Domenica sveglia alle 6,30 anche perchè visto che si era in tanti a casa già per espletare i bisogni fisiologici si perdeva diverso tempo, ma adesso parliamo d'altro


Appuntamento al pomodoro alle 8 in punto, foto di rito con gli amici saliti dalla Calabria, mentre Francesca che doveva gareggiare per solo una parte della gara , era già arrivata, carica come sempre, ed impaziente che la stessa iniziasse in modo da poter raggiungere il posto che Franco (Francorre) le aveva suggerito e dal quale potesse iniziare anche lei la rincorsa verso il lungomare di Ostia.

Quest' anno in 10000 circa, ci siamo presentati ai nastri di partenza, chi più chi meno preparati, ma tutti impazienti di portare a termine questa missione lunga 21 Km.


Partenza puntuale come sempre, i primi a partire gli atleti diversamente abili a cavallo dei loro destrieri, dopo 5 minuti una parte degli atleti normodotati ,poi tutti gli altri.


Bello come sempre lo scenario,che si presentava, un lunghissimo serpentone multicolore che con movimento rapido si dirigeva verso mare.



Una volta partito non mi sono fatto prendere dall'agonismo e ho ascoltato i segnali che mi mandava il mio corpo,tranquillo, mi sono attestato sul passo dei 4,40 al km per i primi 7. 8 .km poi piano piano il mio encedere verso Ostia si è fatto più rapido, tempo che veniva scandito dai tantissimi gps che ad ogni km squillavano come la sveglia al mattino.


Ho chiuso la mia fatica in 1h 34m 59s non male per una passeggiata turistica, le cose sono andate bene per mio fratello,( anche se le attese erano diverse , mirava al personale) che nonostante i problemi di stomaco che ha avuto, e grazie alla sua testardagine, ha chiuso in 1h 20m 59s , cosa diversa per Franco Romito, che evidentemente non aveva smaltito l'ultimo allenamento della settimana precedente, è giunto ad Ostia a vele spiegate, e a gambe piegate, non con un ottimo risultato cronometrico in 1h 35m 43s.




Ma il bello della giornata deve ancora arrivare, dopo essere arrivati , dovevamo incontrarci con tutti gli altri, e quando dovevamo gustarci un meritato riposo per la fatica da poco conclusa, non c'è stato verso per incontarsi, nervosismo a go! go! per non parlare dei km borsa in spalla che ho dovuto fare insieme con l'amico Franco sul lungomare di Ostia, stessa cosa ha fatto mio fratello purtroppo sul lato opposto al nostro , poi dopo 1h e 30 di cammino siamo riusciti grazie alla cortesia di un passante, che gentilmente ci ha fatto fare alcune telefonate affinchè potessimo incontrarci.
Una volta riconciliati, rientro a casa per una meritata doccia con annesso pasto abbondante.


A casa abbiamo festeggiato con torta e candeline di rito il compleanno di mia cognata Maria (41 primavere) la quale è rimasta sorpresa del pensiero,dopo pranzo quando ci stavamo organizzando per uscire, siamo passati dalla gioia al dispiacere d'apprendere, tra l'incredulità e l'indignazione, che ad una parte dei ragazzi della nostra società avevano rubato tutto nel furgone, (borsoni portafogli cellulari computer portatile e altro ) brutto modo di concludere una giornata comunque gioiosa...

Ah dimenticavo, un grazie particolare a FRANCO, DANIELA, ELENA, rispetivamente congnati e nipote, che hanno avuto la pazienza e la delicatezza di farci sentire a casa nostra, sia per il porsi e per la libertà che ci hanno concesso,nonchè alla disponibilità ad esdaudire ogni nostra volontà.
( Grandi persone) Baci a risentirci.